‘Le Mille e una notte, racconti di donne’
Lo spettacolo teatrale prende le mosse dalle ‘Mille e una notte’, dai racconti da Sherazad per salvare la propria vita e quella delle altre fanciulle che rischiano la morte per l’ordine del califfo al visir: ucciderle dopo aver trascorso la notte con loro per evitare che sia tradito. Abbiamo coinvolto alcune donne, che provengono dal Marocco, Bielorussia, Russia, Perù, Venezuela, a raccontare le loro storie.
“Metamorfosi,il Mondo estremo”, omaggio a Ovidio
Roma 8 d.C., Ovidio viene esiliato all’estremità del mondo, in un luogo lontano che si chiama Tomi (oggi Costanza in Romania), un piccolo centro sul Mar Nero.
Roma 2018 d.C., Massimo Cotta, un suo amico, decide di compiere il viaggio via mare, nel tempo, alla ricerca del poeta. Lungo il sentiero che conduce alla casa di Ovidio è colpito dai versi che sventolano su strisce di stoffa. Su una si legge: ‘Nessuno conserva la sua immagine!’ e su un’altra: ‘Ciò che è grande è instabile!’ Capisce che deve cercare gli indizi della presenza di Ovidio nei luoghi da lui frequentati e tra i personaggi descritti nel suo capolavoro incompiuto.
Omaggio ai defunti
Poesie, Inni, Musica, Danza
‘I versi della polvere’ di Lara Savoia, ‘Inni sacri’ di Lucia Minutello e P40
coreografie di Kalimba Studio Dance, letture dall’Iliade, Foscolo e Keats
“Terra dei Messapi, miti ed eroi”
ha debuttato a Vaste (Baxta) il 29 agosto 2015. Il principe Arta di Manduryon, ispirato dalla filosofia pitagorica e alleato del grande Pericle di Atene, realizza l’alleanza fra le città messapiche e libera la sua terra dai tarentini. Nel discorso di commiato ai principi messapici auspica la pace e la cooperazione fra i popoli mediterranei. Le danze sono curate da Kalimba Studio Dance di Carmen Quaranta. Lo spettacolo è rappresentato dalla Compagnia Ora in Scena!, ideato e diretto da Paolo Rausa
“Dalla Terra la Vita”
Lo spettacolo si propone di sviluppare sul piano storico, letterario e della attualità progettuale di ritorno alla terra i temi presenti in Expo 2015: ‘Nutrire il pianeta, Energia per la vita’. Lungo il percorso rappresentativo si chiamano a testimoni personaggi del mondo antico (Epicuro, Virgilio e Seneca), poeti, scrittori e cineasti (A. Bertolucci, C. Pavese, P. P. Pasolini), scienziati (Vandana Shiva), religiosi (don Tonino Bello), capi di stato e di associazioni (Capriolo Zoppo, José Mujica e Carlo Petrini), preoccupati per le condizioni del nostro pianeta ma risoluti nell’indicare la via di salvezza nella necessità di invertire la tendenza e di ritornare ad una agricoltura rispettosa dell’ambiente naturale, facendo nuove scelte di vita e riconsiderando il ruolo delle donne, da noi chiamate a raccontare le loro esperienze, che in diverse parti del mondo (Marocco, Tanzania ed Ecuador) hanno ripreso ad occuparsi della terra
.
Volti di donne di un tempo
Lo spettacolo racconta la storia di 6 donne esemplari, vissute fra le due guerre e nel periodo postbellico, il percorso faticoso delle donne per emanciparsi dalla fatica, dalla violenza e dalle intimidazioni, alle quali queste donne coraggiose rispondono con determinazione e grande dignità. Sono raccontate le storie di Vincenzina, operaia in una fabbrica di tabacco, di Nunziata, moglie di emigrante, di Teresina, contadina violata nel corpo e nello spirito, di Immacolata, curiosa e desiderosa di apprendere la cultura diversa degli ebrei, sfuggiti alla deportazione e che trovano al sud un momentaneo luogo di pace in attesa di raggiungere la terra promessa, di Uccia la mammana, che vive donando la vita e alla fine viene premiata con una vita trovata e adottata, e infine di Caterina, resa vedova per una diagnosi sbagliata, mortale per il marito, e che ora non si dà pace e lavora giorno e notte per assicurare il cibo e un futuro ai figli. Donne di un tempo, ma che ritroviamo nelle tante donne acrobate di oggi che lottano per la vita.
“Pòppiti” Storia d’amore e di guerra nel Salento rurale
Una storia d’amore e di passione vissuta nel Salento rurale. La vicenda si svolge a Capriglia, una masseria nell’immediato entroterra fra Santa Cesarea Terme e Vignacastrisi, e ha per protagonisti il mondo rurale salentino con le sue fatiche e le sue passioni, il paesaggio naturale, i prati, le erbe e le malerbe, presenze animate che colorano la vita dei nostri ‘pòppiti’ (cosiddetti da una contrazione dell’espressione latina post oppidum, che ha il significato di oltre la città, ovvero in campagna, quindi pòppiti sta per campagnoli, villani). Sullo sfondo incombe la guerra di Libia, è il 1911. Nel minuscolo universo della masseria si intreccia la storia d’amore di Ia e di Pasquale, che l’ha ingravidata e perciò decide di portarla via, in fuga. Pasquale è poi richiamato in guerra, Ia resta col bimbo da svezzare. Al suo ritorno Pasquale trova la situazione che meno si sarebbe aspettato. Un dramma che spinge ancora una volta alla fuga con la moglie e il figlio, per iniziare una nuova vita dove può coltivare un’altra terra, lontana, quella che “con il sangue abbiamo conquistato in Libia”.
“Sguardi sul MEDITERRANEO-miti leggende e storie”
E’ uno spettacolo che intende gettare un ponte di conoscenza e di amicizia sulle culture mediterranee, fiorite nel corso dei secoli sulle sue sponde. Dall’Italia la visione si allunga sulla sponda balcanico-danubiana, per soffermarsi su quella medio-orientale e volgersi infine su quella maghrebina attraverso la lettura di testi letterari degli autori più significativi di queste civiltà. Nel corso della recitazione vengono proiettati dei video che accompagnano i brani letti, tratti per lo più da film o da vari repertori disponibili e la parola cede più volte il passo alle musiche e alle danze, espresse nei ritmi tipici delle culture mediterranee.
“L’Idea d’Italia nella Lettera” da Dante a Pasolini
Uno spettacolo multimediale con video, letture sceniche e canzoni.
Un viaggio nel cuore della letteratura italiana e della lingua come fattori di unificazione, un percorso alle radici dell’identità culturale nazionale, espressa nei versi e negli scritti di poeti e letterati, che si sentivano “italiani” ancor prima dell’Unità. In questo spettacolo il cinema incontra la letteratura, perché durante la lettura, scorreranno le immagini di film famosi tratti da “ Il mestiere delle armi” di Olmi, “Senso” e “Il Gattopardo” di Visconti, “Noi credevamo” di Martone, “Bronte, cronaca di un massacro” di Vancini, “Uomini contro” e “Cristo si è fermato a Eboli” di Rosi, “L’uomo che verrà” di Diritti, “Ladri di biciclette” di De Sica, ecc. Alle pause musicali invece è affidato il compito di riportandoci all’attualità. Si ascolteranno le canzoni “Va’ pensiero” cantata dal duo inedito Pavarotti-Zucchero, “Viva l’Italia” da. de Gregori, “Buonanotte all’Italia” da Ligabue: tutte accompagnate da video sui personaggi e sui fatti salienti dei nostri giorni. Conclude, cantato all’unisono, l’inno ”Fratelli d’Italia” di Mameli.
“Natura e cultura nel mondo romano: la parola agli autori latini”
Un viaggio a ritroso nel tempo attraverso le letture di brani scelti con commento musicale e proiezione di immagini. Uno spettacolo che pone delle domande e fornisce risposte, dando direttamente la parola agli autori antichi: “Quanto consumiamo e pesiamo sulla Terra? E quanto pesavano e consumavano gli antichi?”
La risposta la forniscono direttamente i protagonisti di allora, ovvero i poeti (Virgilio, Orazio, Marziale, Giovenale e Lucrezio), i filosofi (Seneca e Platone), il naturalista Plinio il Vecchio e il grande oratore Cicerone. Si scopre leggendo brani delle loro opere che l’attività umana aveva già marcato con notevole impatto la tenuta ambientale del territorio. Il disboscamento di intere montagne, l’invivibilità delle città per i rumori delle officine e del traffico, l’attività edilizia e quella estrattiva unitamente alle uccisioni – vere e proprie stragi – di animali nel corso dei ludi circensi avevano già “ormai ridotto la terra a queste ossa di corpo infermo”, afferma Platone. Sorprendente attualità